Elisa Babini

Elisa Babini

Elisa Babini, in arte Iza, nasce a Forlì il 19 aprile del 1986 da padre canterino e guardalinee internazionale di calcio, impiegato statale in questura, e madre ingegnere, appassionata di esoterismo e astrologia, anche lei impiegata statale. L’amore per i libri nasce con le saghe fantasy: il primo romanzo è la famosissima trilogia de Il Signore degli anelli. Si iscrive alla facoltà di Medicina Veterinaria che abbandona dopo diversi anni travolta dalla passione per il canto, diplomandosi in Canto Pop presso il conservatorio di Parma con voto 110, presentando come tesi la prima stesura di SPIRITO POP. Il sacro nel cantautorato italiano dagli anni Sessanta ad oggi. In contemporanea porta avanti un percorso di ricerca personale sulla spiritualità, con un triennio professionale in bioenergeutica e lo studio approfondito del significato interpretativo di colori, forme e numeri. Nasce in questi anni di studi la passione per la saggistica e la ricerca continua di una connessione tra le varie conoscenze che la appassionano. Trova nel biennio specialistico di Musicoterapia a Ferrara una buona sintesi tra scienza, arte, psicologia e spiritualità e crescita personale. Ad oggi si divide tra lo studio, il lavoro come insegnante di canto, cantante e cantautrice sotto contratto discografico con l’etichetta indipendente PMS Studio di Alfonsine.

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    Autore : Elisa Babini

    SPIRITO POP.

    Il cantautorato pop ha, ormai, perso lo scopo originario tipico della musica sacra per antonomasia. Se, infatti, l’obiettivo originale era dare una maggiore enfasi alle lodi a Dio attraverso un mezzo di coinvolgimento quasi ipnotico dei fedeli durante il rito, oggi permangono nelle canzoni spunti di riflessione personale e spirituale.

    Nei brani il “sacro” diventa metafora per riflettere sulla condizione umana e creare così una via preferenziale per veicolare la ricerca di risposte alle più frequenti domande esistenziali. 

    L’obiettivo di questo libro è verificare come venga affrontato il ”sacro” dalla canzone cantautorale italiana e riflettere sulle motivazioni, esplicite e implicite, di tale presenza o assenza. Il saggio ripercorre quindi sei decenni di storia nazionale, costume e Chiesa, ponendo confronti con altrettanti anni di musica cantautorale, commentando alcuni dei brani più rappresentativi che toccano da vicino la spiritualità, sia nel caso di grandi classici come quello di Cara Maestra del 1962 composto da Luigi Tenco, fino al “nuovo” Benedetto sei tu di Brunori Sas del 2020.

    17,10