Siamo solo sognatori abusivi
Il racconto parte da una cruda verità, ma anche da un’azione di cooperazione tra popolo e istituzioni coinvolta in un’impresa epica di abbattimento non solo della Vela Verde, ma di uno stereotipo.
Scampia è il simbolo del disinteresse politico e amministrativo nei decenni e dell’esperienza del Comitato Vele di Scampia, che raccoglie la volontà di Vittorio Passeggio e la rafforza in movimento di lotta per il lavoro e la casa a Napoli. Parlo della lotta alle Vele di Scampia, abitazioni costruite tra il 1962 e il 1975 secondo un’architettura non pensata per una periferia – all’epoca – a vocazione agricola e soprattutto innestate su un perimetro senza alcun servizio.
Progettate per ricostruire la cosiddetta “economia del vicolo”, a seguito del terremoto del 1980 decine di famiglie hanno iniziato ad occuparle abusivamente, organizzando una sorta di diaspora dal centro storico di Napoli. Una base per le povertà future, di identità costruite sulla miseria e l’indigenza. Ho voluto raccontare per ricordare, perché la memoria è di per sé già lotta.
Abstract
From this excerpt my tale starts: from a crude truth but also how an action of cooperation between people and institutions succeeded in an epic enterprise of demolition not only of the Vela Verde, but of a stereotype.
Scampia is the icon of the political and administrative disinterest over the decades and the symbol of the Scampia Sails Committee, which collects the will of Vittorio Passeggio and strengthens it in the struggle for work and housing in Naples. I am talking about the fight against the Vele di Scampia, a house complex built between 1962 and 1975 according to an architecture not designed for a suburb – at the time – with an agricultural vocation and grafted onto a perimeter unsupported by any service.
Designed to reconstruct the so-called “economy of the alley”, following the earthquake of 1980 families have begun to occupy them illegally, organising a sort of diaspora from the historic centre of Naples. A solid ground for building identities solely on misery and destitution. I wanted to preserve the memory through a tale, because memory itself is already a struggle.
Conosci l'autore

1964, Napoli
Ha diretto e coordinato azioni di sviluppo occupazionale, urbano, sociale e abitativo in connessione con le direttive europee e nazionali; ha seguito le vertenze simbolo del Mezzogiorno deindustrializzato, da Whirlpool a Ericsson, da Tirrenia a Caf Italia per RFI, curando i rapporti con le rappresentanze sindacali dei lavoratori e con il Governo centrale; ha assistito la riqualificazione sociale e abitativa di Scampia e di Napoli Est…
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Giovanni Paonessa –
Un piccolo manuale di diritto amministrativo. Sì, proprio così. Si racconta di una lotta, altamente simbolica per Napoli e per il Paese ma si indicano, con cura, tutti gli atti che l’Amministrazione comunale di Napoli ha dovuto adottare per agevolare il procedimento: dal reperimento delle risorse finanziarie, all’abbattimento della vela. Il nodo del coinvolgimento degli abitanti, garantito dal Comitato le Vele che ha anche vigilato sull’assegnazione dei nuovi alloggi ed ottenuto l’adozione della clausola socale per garantire opportunità lavorative ai disoccupati locali. Un esempio replicabile in altri contesti territoriali. Converrà, prima, leggere il libro.